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Suzuki GSX-R 1100 Off Road by RM Racing
Italian company RM Racing got their hands on a Suzuki GSX-R 1100 and modified it into a veritable dirt bike just to show off their talent in taking the ordinary and transforming it into something totally out of the ordinary. At a first glance, the bike looks like an old thumper, but as you get a closer look at it it’s easy to realize that someone spent a great deal of time undergoing a serious, but partial transformation from superbike to dirt bike. The engine displacement was increased to 1,200cc, modification that required a new set of pistons and a new engine head. The original swingarm was replaced with an aluminum unit taken straight off a 1993 GSX-R 750 model and an Öhlins shock was added as well. The bike features cool new KTM parts such as an inverted front fork, brake system and wheels, but it’s impossible not to spot the immense four-cylinder engine that was built for speed. This now evacuates burned gasses through a four-into-one exhaust with no silencer.
Motociclismo.it Abbiamo provato una special che ha dell’incredibile: una GSX-R 1100 “fuoristradizzata” preparata da Roberto della RM Racing di Pedrengo (BG). Quando ce l’hanno proposta quasi pensavamo ad uno scherzo, invece poi, una volta in sella, la moto, pur con tutti i difetti del progetto originario non scherza nulla. Cammina e basta. Tra l’altro il motore originale della GSX-R 1100 era un po’ fiacco, per cui è stato anche elaborato. Sono stati alesati e ricromati i cilindri, con una cubatura maggiorata a 1200 cc, pistoni ad alta compressione, alberi a camme più spinti, centralina della 750 del ‘93 (modello raffreddato ad acqua), carburatori a valvola piatta Keihin da 41 mm e, perché no, collegati ad un comando gas rapido monofilo e scarico aperto Rm Racing 4 in uno. La domanda più ovvia è: perché costruirla? Il proprietario Mino è un pistaiolo estremo, che gusto avrebbe avuto a fare una special partendo da una base già di una moto offroad? Roberto della RM Racing si è sempre occupato di moto da pista, naked e rétro, ma la voglia di scoprire e creare qualcosa di nuovo li ha convinti a provarci. Segano il telaietto posteriore e lo modificano da “cross”, montano il forcellone della 750 del ‘93 con mono Öhlins da strada. Poi recuperano un avantreno KTM, alesando le piastre originali della GSX-R e creano una ruota posteriore da un mozzo sempre di una Kappa. Il posteriore viene rialzato, spostando l’attacco del mono e la taratura idraulica resta quella da strada. Anche le pedane restano posizionate esattamente come in origine, con le leve da strada, i freni, invece, sono della solita Kappa cannibalizzata. Ne è uscita una mezza giornata di divertimento, fuori dagli schemi ordinari; ci è dispiaciuto salutare la moto e ritornare al tran-tran quotidiano. Source motociclismo.it
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